evenstar62442 |
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| Guarda, credo che la mia personale visione di Peter sia stata non poco influenzata dalla tue due storie. Non mi ero mai soffermata molto a pensare a Peter prima, lo ammetto, se devo scrivere una storia la cosa più semplice che mi viene in mente di fare è far finta che lui non esista. Non è un bel personaggio (nel senso che non è un personaggio comodo da usare per delle commedie) e quindi in genere faccio finta che non esista. Mi sono posta qualche dubbio su di lui leggendo quella storia in cui vedi la notte del tradimento dal suo punto di vista, seguendolo poi fino all'arrivo in casa Weasley (non ricordo il titolo, scusa) e mi sono messa a pensare. In fondo il suo è un personaggio strano, che alla fine non ho mai capito. Possibile che abbia finto di essere amico degli altri tre malandrini? Possibile che abbia ingannato il cappello fin dall'inizio? La mia idea iniziale era no. Non era possibile, Peter me lo sono sempre immaginata come un ragazzino viziato che, dopo essere stato messo un pò da parte dai suoi amici per tanto tempo, alla fine si è vendicato tradendoli e facendo un gesto che poi si è reso conto troppo tardi essere irrimediabile.
Però. Però alla luce di quello che è poi successo non so. Peter non si tira indietro quando si tratta di tornare da Voldemort, lo aiuta, lo serve e anche alla fine il suo non lo vedo come un atto di pentimento, quanto piuttosto solo un attimo di ripensamento. La sua mano ha fatto il resto.
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