Grazie mille ragazze, mi fa tantissimissimo piacere che la storia vi piaccia e vi entusiasmi e sono molto commossa dai complimenti, graziiiieee!!!
Come ulteriore ringraziamento, vi regalo il 3° capitoletto, che potete ritrovare in una formattazione più comoda anche
QUI, enjoy!
More than meet the eyes
3 - Grimmauld Place, 12
Il sole era quasi allo zenit quando Alastor Moody, guidato da un Patronus a forma di lince, si presentò al Paiolo Magico. Di certo non si aspettava un simile messaggio, benchè meno da quella persona in particolare, o almeno non così presto.
L’odore che pervadeva il noto locale era un misto di sudicio e antico, le persone che vi pernottavano o semplicemente vi si incontravano delle più disparate.
Moody arrancava nel fumoso locale col suo solito passo zoppicante, l’occhio magico vorticava alla ricerca del mandante del Patronus e si fermò quando scorse da lontano la figura familiare che cercava, seduto ad un tavolino nell’ombra, assorto nella lettura del Profeta.
- Credevo che al Ministero ti pagassero per lavorare, non certo per bivaccare allegramente nella prima locanda di turno - lo canzonò lasciandosi cadere stancamente sulla sedia di fronte al suo interlocutore.
- In effetti è così, ma visto che il mio turno iniziava alle 5 del mattino, credo che 7 ore di lavoro siano considerate una giornata completa - gli rispose Kingsley sorridendo, appoggiando la copia del giornale sul tavolo.
- Giovani d’oggi, ai miei tempi si facevano continuamente gli straordinari. Allora, esattamente cos’è che ti ha sconvolto al punto tale da farmi carapicollare fin qui con tanta urgenza? E qualunque cosa tu abbia da dirmi parla piano, ricordati che la prudenza non è mai troppa - fece roco Moody, chinandosi un po’ verso il tavolo, per avvicinarsi ancora di più a Kingsley.
- Certo certo, vigilanza costante ma non preoccuparti, non è successo niente di grave! -
- Ah bè, scusa tanto se quando il tuo Patronus mi ha detto Devo vederti urgentemente, Paiolo Magico ore 12.00 ho pensato che stessi per morire! Se non era una questione di vita o di morte, mi spieghi che diavolo stiamo facendo qui? Un appuntamento galante? - disse sarcastico Moody.
- Non proprio, lo definirei piuttosto un... consulto! - fece serafico Kingsley. - Ho trovato un nuovo alleato... E volevo un tuo parere! -
Nell’udire quelle parole l’occhio magico di Moody prese a volteggiare pericolosamente, probabilmente alla ricerca di eventuali spie che avrebbero potuto trovare interessante il loro scambio di opinioni.
- E’ una persona in gamba, molto astuta e con una notevole strafottenza nel rispetto delle regole del Ministero... -
- Mh, ottime referenze, già solo per la strafottenza verso il Ministero mi piace, continua - lo esortò Moody a metà tra il sincero ed il sarcastico.
- Ecco veramente più che parlartene volevo farvi incontrare, non pensi sia più semplice così farti un’idea? - propose Kingsley, sicuro di avere l’approvazione del suo collega.
- Non che mi diverta fare il talent scout, ma visto che è una cosa importante è preferibile controllare di persona. Allora, dove la troviamo questa promessa della sicurezza magica? - rispose burbero Moody, alzandosi.
- Credimi, non te ne pentirai, seguimi e rimarrai senza parole - disse Kingsley con un sorriso, alzandosi ed incamminandosi con il collega verso l’uscita del locale.
*
Aggiornare l’archivio di Rufus Scrimgeour si era rivelato ancora più noioso di quanto avesse potuto immaginare, controllare pagina per pagina, scheda per scheda, riordinarle alfabeticamente, aggiornare quelle che erano ormai desuete, insomma uno di quei lavori da morte cerebrale.
Nymphadora Tonks odiava questo genere di lavori più di ogni altra cosa al mondo, cosìcchè la sua giornata lavorativa fu caratterizzata da continui sbuffi ed occhiate all’orologio, nel continuo desiderare che quel turno finisse prima possibile.
Di tanto in tanto poi lanciava curiose occhiate al bigliettino da visita datole da Kingsley, quasi come se sperasse che il solo guardarlo intensamente l’avrebbe aiutata a comprendere meglio di cosa stesse parlando il suo collega solo poche ore prima.
Verso le 12.30 il sole estivo picchiava più forte che mai e l’aria nell’ufficio di Tonks era pressochè irrespirabile, tant’era rarefatta dall’afa: nonostante si trovassero decine di metri sottoterra, e fossero dotati della magia più all’avanguardia, nemmeno i maghi più illustri avevano posto rimedio alla calura estiva e questa spiacevole sensazione di sauna rendeva Tonks se possibile ancora più insofferente.
Dopo quello che sembrava il miliardesimo sbuffo della mattinata, la porta del suo ufficio si spalancò, rivelando sulla soglia l’alta figura di Kingsley Shacklebolt.
- Ehi!* Che ci fai di nuovo qui? Tu che puoi scappa e non voltarti indietro!!! - disse Tonks sorridendogli.
- Volevo presentarti una persona che ho incontrato per caso prima nell’atrio - rispose Kingsley, spostandosi dalla soglia e facendo entrare Moody.
Alla sua vista Tonks spalancò occhi e bocca e tacque all’istante.
- A giudicare dalla tua espressione non credo servano particolari presentazioni - sorrise Kingsley, rivolto a Tonks. - Alastor Moody, ti presento Nymphadora Tonks, acquisto fresco fresco di studi dell’ufficio Auror -
Tonks, eccitatissima all’idea di conoscere uno di quelli che erano stati tra gli Auror più importanti degli ultimi 50 anni, scattò come una molla dalla sedia per stendergli prontamente la mano, ma complice l’euforia e la sua innata goffaggine, quel semplice gesto fu seguito dalla memorabile caduta di tutte le schede dell’archivio di Scrimgeour, cosa che mandò in fumo il lavoro di riordino che aveva impegnato la giovane Auror nel corso della mattinata.
Moody, che pur stando dietro Kingsley aveva già visto chi sedeva dietro la scrivania, grazie all’ausilio del suo occhio magico, si chiedeva se il suo compagno avesse subito un forte trauma o comunque qualcosa che avesse seriamente compromesso le sue facoltà intellettive. Ma come poteva quella specie di marmocchietta travestita da punk babbana essere anche solo diventata Auror? A vederla sembrava essere ancora in età scolare! Poi pensarla come membro di una cosa seria come l’Ordine... decisamente c’era qualcosa che non andava.
- Oddio, mi scusi, sono mortificata! - si scusò Tonks, i cui capelli virarono dal consueto rosa shocking ad un rosso acceso. - Comunque molto piacere, Nymphadora Tonks - gli stese la mano, poi vedendo che l’occhio magico di Moody non smetteva di scrutare la sua chioma, aggiunse con un sorriso - Metamorfomaga -
- Piacere - fu la secca risposta di Moody, che continuava a scrutare Tonks pensieroso.
- Non preoccuparti per quelle Tonks, ci penso io - disse Kingsley, riferendosi al mucchio di schede sparse sul pavimento che, in seguito ad un fluido movimento della bacchetta di Kingsley, tornarono perfettamente ordinate sulla scrivania di Tonks.
- Grazie mille Kingsley, se avessi dovuto cominciare daccapo non ne sarei più uscita! - gli sorrise grata, poi si rivolse nuovamente a Moody. - Lei è un vero fenomeno lo sa? Io ho letto accuratamente quasi tutti i verbali dei processi ai quali ha partecipato o contribuito e da lì mi sono progressivamente innamorata di lei! E’ stato tra i più brillanti Auror della storia! Ha davvero tutta la mia stima signor Moody -
Visibilmente colpito dalle parole della ragazza circa il suo interesse nei processi penali che aveva affrontato, Moody rimase un momento interdetto, poi aggiunse - Ordinaria amministrazione per i cacciatori di Maghi Oscuri, piuttosto è parecchio giovane, in quanto tempo si è diplomata? -
- Il vero fenomeno è lei Alastor, si è diplomata ad Hogwarts con tutti E ed una O in pozioni, dopodichè ha frequentato l’Accademia Auror e si è diplomata nei 3 anni record, col massimo dei voti ad ogni esame - aggiunse sorridendo Kingsley.
- Non esagerare, in Segretezza ed Inseguimento in fondo sono stata promossa per un soffio, ma ammetto che è stato l’unico esame che mi ha creato veramente problemi - rispose Tonks, compiaciuta di poter fare buona impressione su Moody.
- Bene signorina, allora non posso far altro che dirle benvenuta a bordo! - concluse Moody, guardando con l’occhio normale Kingsley e con l’occhio magico Tonks.
- Ehm, molte grazie signore! - rispose Tonks imbarazzata e un po’ spiazzata da quanto detto da Moody.
In fondo a bordo sono salita già da un anno!
- Ora devo andare, ci vediamo più tardi Tonks - le disse Kingsley ammiccando. - Alastor vieni, ti accompagno all’uscita -
- Contaci Kingsley, contaci! Signor Moody, è stato un vero piacere -
- Anche per me ragazza, anche per me -
I due uomini uscirono dall’ingresso per visitatori.
- Allora, che ne pensi? - fece il più alto dei due.
- La sua abilità di Metamorfomaga ci servirà eccome, per il resto dovrà dimostrare sul campo se è o meno all’altezza - rispose secco Moody.
- Insomma, ti piace - concluse Kingsley sorridendo.
L’assenza di repliche da parte di Moody alla sua affermazione, confermarono la sua tesi.
*
La giornata trascorse lentamente e Tonks non aspettava altro che facesse sera per dar pace alla sua curiosità mordente.
Quando giunse in Grimmauld Place, si rese conto che si trovava in uno dei quartieri meno frequentati di Londra, un posto molto tranquillo e discreto, con case tutte uguali. Prese a cercare spasmodicamente il numero 12, e con suo grande stupore notò che tra l’11 e il 13 non vi era nulla.
Si ficcò le mani nelle tasche del mantello e prese il biglietto da visita che le aveva dato Kingsley solo poche ore prima, cercando conferma di quanto avesse letto.
- Non è un errore di stampa, solo che non sempre le cose sono come sembrano -
Tonks sobbalzò appena, nell’udire la calda voce rassicurante di Kingsley. - Mi hai fatto prendere un colpo! Ma scusa, se non ci sono errori di stampa, la casa è Disillusa? -
- E’ protetta da un Incanto Fidelius, misure di sicurezza necessarie oggigiorno, ora vedrai - rispose cordialmente Kingsley, che diede tre colpi sul pavimento tra i numeri 11 e 13.
Improvvisamente, quasi come una pianta crescente a velocità doppia, tra le due case ne spuntò una terza, con tanto di cancello e numero civico:12.
Tonks guardò affascinata quanto si presentava ai suoi occhi, immersa in un silenzio incredibilmente innaturale per una come lei che da zittire era pressochè impossibile.
- Non vorrai startene lì impalata tutta la sera, avanti bussa alla porta, non suonare mai il campanello, credimi, se ci tieni alla vita - aggiunse sorridendo.
- O-ok - rispose Tonks titubante, bussando piano alla porta antica. Quest’ultima si aprì poco dopo rivelando una donna sui 40 anni, bassina e abbastanza in carne, dalla folta e lunga chioma rossa.
- Ah, eccoti Kingsley, mancavi solo tu! Oh, tu devi essere la nuova arrivata, entra pure cara, e fa piano mi raccomando! -
Tonks accennò un saluto con la testa prima di varcare la soglia il più silenziosamente possibile, ma vista la sua ben nota propensione alla sbadataggine, inciampò nel portaombrelli a forma di zampa di troll che si trovava proprio immediatamente dopo l’ingresso, rovinando rumorosamente a terra.
In seguito al suo tonfo, si aprì una pesante tenda e si udirono delle urla spaccatimpani, generate da un ritratto enorme appeso alla parete adiacente all’ingresso.
- Zozzura! Feccia! Schifosi ibridi e mezzosangue in casa mia! Andate via! Fuori, fuori! -
- E stà un po’ zitta, dannata vecchiaccia!Non ti stanchi mai di sbraitare?! Molly dammi una mano, da solo non ce la faccio a richiudere la tenda - disse un uomo dalla lunga capigliatura nera, rivolto alla donna dai capelli rossi.
Quando Tonks alzò la testa e mise a fuoco chi gli era davanti, sfoderò la bacchetta e la puntò dritta alla gola dell’uomo.
- Non muovere un arto, lurido assassino! - esclamò con foga, la bacchetta premuta sul collo dell’uomo.
- Ormai sarà la centesima minaccia di morte che ricevo negli ultimi anni - sospirò gravemente l’uomo.
- Credo che sarebbe saggio riporre la bacchetta, Nymphadora e seguirci di là in salotto, lìddove ti sarà tutto molto più chiaro - proferì una voce calma e grave, una voce molto nota a Tonks.
- P-professor Silente! Lei qui! M-ma si rende conto? Quest’uomo è Sirius Black! - rispose Tonks, senza accennare ad abbassare la bacchetta.
- So benissimo chi è, è un membro dell’Ordine della Fenice, come presto lo sarai anche tu. Seguimi cortesemente, ti spiegherò tutto di là, credimi se ti dico che si sta molto più comodi seduti che qui all’ingresso -
Con un ultimo sguardo a Sirius Black, Tonks abbassò la bacchetta e si convinse a seguire Silente in salotto.
Del resto sono qui per scoprire la verità.
Il salotto era sicuramente più grande dell’atrio, ma era comunque un ambiente molto piccolo e angusto, come un po’ tutto in quella casa, inoltre era stipato di persone, cosa che sembrava farlo diventare ancora più piccolo. Attorno al tavolo, le uniche persone presenti che poteva dire di conoscere erano Kingsley, che prese posto poco lontano da lei, Sirius Black, famigerato criminale evaso 2 anni prima, Alastor Moody, Silente e la professoressa McGranitt.
- Dunque, credo che innanzitutto un po’ di spiegazioni circa la vicenda di Sirius Black siano necessarie - commentò Silente calmo, prima di spiegarle dettagliatamente la verità su Sirius.
Ad ogni parola di Silente, quasi come fosse un puzzle, tutti i tasselli mancanti delle spiegazioni che le avevano fornito circa questa vicenda, andarono magicamente al loro posto, e alla fine del discorso aggiunse - Mia madre ha sempre pensato che ci fosse stato un qualche errore, o che ti volevano incastrare... Scusami per prima, non potevo sapere -
- Non preoccuparti, adesso abbiamo la certezza della tua prontezza di riflessi! - la canzonò Sirius, ammiccando. - Ma toglimi una curiosità, hai un’aria così nota, conoscevo per caso tua madre? -
- Si bè, forse perchè... - cominciò Tonks.
- Giusto, credo sia giunta l’ora delle presentazioni - si intromise Silente, rivolgendosi a tutti i presenti. - Signori e signore, vi presento Nymphadora Tonks, brillante studentessa ai tempi di Hogwarts e Auror di successo - concluse sorridendo e ammiccando a Tonks attraverso gli occhiali a mezzaluna.
- Tonks... oddio, tu sei la figlia di mia cugina Andromeda! Non ti vedo da quando eri una cosina così piccola, sputacchiante bolle di saliva a destra e a manca! - aggiunse Sirius con fervore.
A questa rivelazione molti dei presenti sorrisero bonariamente, mentre Tonks arrossiva così vistosamente che le si tinsero di rosso acceso anche i capelli, suscitando stupore nei presenti.
- Ehm, Auror e Metamorfomaga... piacere a tutti! - biascicò Tonks.
- Dunque, ti presento Alastor Moody, Arthur e Molly Weasley, Emmeline Vance, Mundungus Fletcher, Sturgis Podmore, Hestia Jones, Dedalus Lux e Remus Lupin. Mancano all’appello alcune persone che sono già in missione ma che avrai il piacere di incontrare a breve. Se non ci sono altre questioni burocratiche da discutere, cominciamo la riunione - annunciò Silente.
Tutti annuirono senza indugi e la prima riunione della giovane Auror si svolse tranquillamente, tra rivelazioni sconcertanti e la certezza della cosa che il Ministero temeva di più: il ritorno effettivo di Lord Voldemort.
Al termine della riunione molti dei membri si congedarono, e così voleva fare anche Tonks, quando sentì la voce gentile di Molly Weasley che le diceva - Perché non resti qui a cena cara? Mi ci vorrebbe proprio una presenza femminile tra tutti questi uomini - ammiccando.
- Ehm, bè grazie! Accetto volentieri - rispose Tonks, sorridendole.
Detto questo, Molly si fiondò immediatamente in cucina ed iniziò a trafficare ai fornelli, e nel tentativo di darle una mano, vi si diresse anche Tonks, ma il caso volle che inciampò in un gradino e avrebbe fatto un volo colossale, se non fosse stato per il tempestivo intervento di uno dei membri dell’Ordine, che la prese al volo, impedendole di farsi male.
- Grazie... ehm... -
- Lupin, Remus Lupin. Sai, dovresti stare più attenta quando cammini Nymphadora, o rimanendo nell’Ordine rischierai di farti davvero male - rispose calmo l’uomo.
- Grazie del consiglio Lupin, vedrò di tenerlo a mente. A proposito, preferirei che mi chiamaste solo Tonks - rispose secca la ragazza, sulla difensiva.
- Perché preferisci il cognome? -
- Credo che lo preferiresti anche tu se tua madre ti avesse chiamato Nymphadora -
- Mh, forse... Cercherò di tenerlo a mente, Nymphadora! - allontanandosi, sorridendo.
Ecco la prima spina nel fianco... cominciamo bene!
*Ho reso con Ehi il saluto tipico di Tonks "Wotcher", perchè mi è parsa la traduzione più "appropriata", se tale la si possa definire!
Comment please!